La tua vacanza è stata meravigliosa, rilassante, liberatoria: eri tornata a casa piena di vigore ed energia… perché, allora, sono bastate due e mail e un lunedì di lavoro a toglierti il sorriso?
Gli americani lo chiamano “post vacation blues” ed è il malumore che accompagna i primi giorni del rientro; hai nostalgia dei bei momenti che hai vissuto, ti senti nervosa, la vita ti appare incredibilmente pesante e ti chiedi come tu abbia potuto sopravvivere a una routine così logorante tutto l’anno. Soprattutto, sei sopraffatta all’idea di dover passare mesi prima di rivedere una settimana divertente.
La situazione non deve destare preoccupazione: capita a molte persone, specialmente se la vacanza è durata per più di dieci giorni, si è stati in un posto molto lontano e si fanno sentire anche gli effetti del jet lag.
Come risolvere questa sorta di sindrome da rientro?
- La nostra mente tende a sintonizzarsi su un orologio diverso quando si è in vacanza: meno puntualità, più rispetto dei propri ritmi rendono odiosa la prima sveglia mattutina. Cerchiamo, allora di giocare d’anticipo, dandoci qualche giorno “cuscinetto” in cui rimodulare gli orari.
- Possiamo anche disintossicarci dagli eccessi di cibo bevendo molta acqua e facendo un salto in palestra, o in piscina, o per le vie del centro, per ritrovare quei luoghi piacevoli che saranno come “oasi” durante l’inverno. Se avete fatto attività fisiche gradevoli in vacanza, proseguite per quanto vi è possibile.
- Non è necessario rimuovere la vacanza. Studi psicologici mostrano che è benefico indossare un abito che si sia comprato in loco, mangiare cibi nuovi sperimentati in vacanza, parlare con gli amici e condividere le esperienze di persona anziché sui social.
- Se si sente il bisogni di ricominciare a sognare, programmiamo da subito la prossima vacanza!
In ultimo, è bene sapere che il post vacation blues ha una sua specifica utilità, perché ci fa capire quali siano gli aspetti della nostra vita che ci pesano di più, dandoci preziose indicazioni su cambiamenti che potremmo effettuare. L’importante è non fare scelte drastiche nei primi giorni di rientro, ma attendere per una settimana almeno, confrontandosi con le persone di cui ci si fida davvero.