Nervosismo, allegria, malumore, insofferenza e ottimismo: tutti questi stati d’animo comuni sono frutto, il più delle volte, di ciò che ci accade nell’arco della giornata. Sono emozioni “normali” e comuni, che possono anche susseguirsi rapidamente nell’arco di poche ore. Una brutta notizia, una sorpresa, una rispostaccia dal collega, un ricordo gradevole o sgradevole: basta poco, spesso, per cambiare d’umore rapidamente.
A volte ci colgono senza apparente spiegazione, perché non dipendono da quello che capita. Il tono dell’umore infatti è influenzato da diversi fattori anche di tipo organico. E quando qualche meccanismo biochimico si “inceppa” le cose non vanno come dovrebbero.
Mi sento giù, ma non so perché
Non si tratta di dare spiegazioni meccanicistiche, che tolgono poesia e significato alle emozioni della vita, ma è indubbio che la psiche è fortemente condizionata anche dalla chimica dei processi fisiologici.
Felicità, buon umore, equilibrio emotivo e serenità dipendono anche dall’efficienza e dalla quantità di neurotrasmettitori come la dopamina, la serotonina, l’adrenalina, soltanto per citarne qualcuno. Dipendono anche dai livelli di S-adenosil-metionina, conosciuta anche come ademetionina o SAMe.
Questa molecola, un aminoacido presente ovunque nei tessuti e nei fluidi dell’organismo umano, è il grande regista di molti processi biochimici essenziali, come la formazione dei neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale.
SAMe, questa sconosciuta
Scoperta all’inizio degli anni ’50 da Giulio Cantoni, un ricercatore italiano, la SAMe è una molecola che cede gruppi metile (formati da un atomo di carbonio e tre di idrogeno) ad altre molecole, attraverso un processo biochimico chiamato transmetilazione. Questa “donazione” è alla base della sintesi e del metabolismo di ormoni, proteine, neurotrasmettitori, acidi nucleici (come il DNA) e lipidi essenziali per la vita.
Una volta ceduti i metili, la SAMe viene trasformata in omocisteina che, a sua volta, mediante un processo che richiede l’intervento delle vitamine B9 (acido folico) e B12, viene “ritrasformata” di nuovo in SAMe.
Quando serve un apporto di SAMe
Le concentrazioni di SAMe sono molto alte nelle prime fasi della vita e tendono a decrescere con l’invecchiamento e in alcune condizioni particolari, come la gravidanza, l’uso di alcune terapie farmacologiche, lo stress intenso, la carenza di vitamina B12 e di acido folico, e così via.
Bassi livelli di SAMe sono, inoltre, associati a molte malattie, come depressione, Alzheimer, Parkinson e alcune patologie epatiche. Ma non sappiamo ancora se ci sia un rapporto di causa-effetto tra i due fenomeni osservati.
Attualmente l’ademetionina è impiegata in alcuni farmaci per il trattamento della depressione e in alcuni integratori per il trattamento di alcune malattie epatiche.
La SAMe è anche alla base della formulazione di SameFast UP, un integratore alimentare che può essere d’aiuto quando serve una marcia in più per affrontare sbalzi d’umore, stanchezza o un periodo di stress che fa vedere tutto grigio.
SameFast UP apporta rapidamente all’organismo S-adenosil-L-metionina, altamente biodisponibile grazie alla tecnologia brevettata che consente un assorbimento ottimale sia nella formulazione in compresse, sia in bustine, entrambe orosolubili.
Contiene inoltre acido folico e vitamina B12, indispensabili per la produzione fisiologica di SAMe e per ripristinare livelli adeguati dei neurotrasmettitori dell’umore, come serotonina, noradrenalina e dopamina.