Inveire contro chi ti porta via il parcheggio è normale, più o meno… Ma se riusciamo a evitarlo è meglio. Ecco come affrontare e gestire gli scatti di nervi.
Un episodio di nervosismo può capitare per tanti motivi: qualcuno salta la fila alla cassa, o ti soffia il parcheggio sotto gli occhi, oppure un commento fuori luogo da un collega o il rimprovero di un capo.
La reazione spesso è la stessa: uno scoppio d’irritazione non proporzionato al torto subìto, che fa salire la pressione e il battito cardiaco.
La rabbia è un’emozione primaria, la reazione fisiologica a una situazione potenzialmente pericolosa, che permette all’organismo di mettersi sull’attenti e di difendersi dall’attacco. E lo scatto di nervi in sé e per sé non è preoccupante, purché si verifichi saltuariamente.
Se è la normalità, le cose cambiano.
Non farsi dominare
Il punto è quanto spesso emozioni come aggressività e rabbia dominano il comportamento e se impediscono di analizzare la situazione con razionalità e di reagire di conseguenza.
Un periodo di forte e prolungato stress, l’ansia, la frustrazione, il malumore possono favorire reazioni “spropositate” come gli attacchi d’ira, sfuriate che lasciano però l’amaro in bocca e non estinguono la rabbia, ma in qualche modo l’alimentano ulteriormente. Così si vive in uno stato di perenne tensione, come una pentola a pressione pronta a far saltare la valvola.
Come gestire l’attacco di ira
Reprimere la rabbia non è mai una buona idea. Anzi, spesso la repressione innesca meccanismi psicologici che inducono o peggiorano l’ansia e possono portare anche alla depressione.
La strada giusta per gestirla è imparare a incanalarla in modo che non rechi danni a noi e agli altri. Esistono tecniche per la gestione della rabbia che si basano sulla meditazione, il training autogeno, la mindfulness, lo stretching.
Prendi tempo, controlla il respiro
In generale, di fronte a una situazione che innesca il divampare degli attacchi di irritazione, è bene prendere tempo. Contare fino a dieci, e se non basta contare ancora: un consiglio banale, ma è sorprendente quanto sia efficace per non reagire d’impulso e per attivare il cervello. L’obiettivo è comunicare la rabbia e il disappunto con modalità non esplosive.
Anche il corpo può essere uno strumento per sfogare il nervosismo: la respirazione lenta e profonda aiuta a calmare lo stress e a riacquistare il controllo, mentre lo stretching allenta la tensione. Due esercizi semplici ed efficaci sono contrarre e rilasciare i muscoli della coscia e stringere le mani a pugno e ridistendere le dita.
Ritrovare l’equilibrio
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