Vacanze finite, si rientra al lavoro. Un po’ di stress psico-fisico è normale, a patto che sia passeggero. Ecco come affrontarlo.
Il cambio di stagione, la fine delle vacanze, il ritorno ai ritmi e agli impegni della vita quotidiana, sono tutti fattori di stress più o meno intenso, che possono rendere il mese di settembre uno dei periodi più faticosi dell’anno.
Questo stato di affaticamento può incidere molto sulla qualità dei rapporti familiari, sulle relazioni sociali, sull’efficienza lavorativa o di studio. Ma non c’è da spaventarsi. È una condizione molto frequente, ma soprattutto passeggera. E di solito si risolve nel giro di poche settimane.
Umore a terra e stanchezza alle stelle
Uno dei principali effetti di questa “sindrome da rientro” è uno stato di stanchezza. Si sbadiglia di frequente, l’umore è a terra, si è svogliati e facilmente irritabili… è come se mancassero le energie e le motivazioni per affrontare in modo energico e positivo la vita.
Secondo molti esperti, uno dei fattori che contribuiscono a innescare questa condizione di affaticamento e depressione è la diminuzione delle ore di sole durante la giornata.
La luce solare, infatti, influenza la produzione di sostanze come la serotonina e la melatonina, ormoni fondamentali per il mantenimento del tono dell’umore e del ritmo sonno/veglia.
Più serotonina per tutti!
Per contrastare questi effetti spiacevoli e rimettersi in forma più rapidamente, quindi, è utile dedicarsi ad attività che favoriscono la produzione di serotonina, antidepressivo naturale.
L’esercizio fisico, per esempio, anche praticato soltanto per una mezz’ora al giorno, aiuta a scaricare lo stress e mette in circolo energie positive, perché stimola la sintesi di serotonina, l’ormone della felicità.
Sfruttare il più possibile le ore di luce e il contatto con la natura è un altro toccasana. Si può approfittare della pausa pranzo per uscire all’aperto, o anche semplicemente sedersi sul balcone o su una panchina a crogiolarsi al sole settembrino, oppure organizzare per i fine settimana impegni outdoor: sono soltanto alcuni esempi di attività che aiutano a stare meglio e a riacquistare lucidità e positività.
Come gli spinaci per Braccio di Ferro
Anche l’alimentazione è un’arma decisiva nell’arsenale che si ha a disposizione per sconfiggere la stanchezza e l’affaticamento mentale.
Per fare qualche esempio, la vitamina B12, presente in carne, formaggi stagionati e uova, gioca un ruolo importante per il buon funzionamento del sistema nervoso. La vitamina B9, presente in verdure come spinaci e cavolini di Bruxelles e più nota come acido folico, contribuisce alla produzione di serotonina.
Quando serve un aiuto in più
Un aiuto ulteriore per superare più rapidamente questo affaticamento stagionale può venire da SameFast UP, l’integratore alimentare che supplisce alle carenze nutrizionali di quelle sostanze importanti per mantenere alto il tono dell’umore e contrastare il senso di affaticamento e stanchezza.
SameFast UP contiene, infatti, solfo-adenosil-L-metionina (SAMe), una molecola presente nell’organismo che favorisce la sintesi dei neurotrasmettitori responsabili del tono dell’umore, come la serotonina, la dopamina e così via. SameFast UP contiene inoltre acido folico e vitamina B12 che aiutano a mantenere ottimale la funzione psicologica, e contribuiscono a ridurre il senso di stanchezza e affaticamento. La vitamina B12 favorisce anche il normale funzionamento del sistema nervoso e del metabolismo energetico.